Milano selvatica: Presentazioni e incontri


è in libreria e disponibile sui siti di vendita libri online
“Milano selvatica - Boschi, oasi, parchi, acque e animali: la natura da conoscere e salvare nella metropoli” (ed. Lalbero).
Racconto del lato verde e selvatico in città e nell’area metropolitana: la Goccia della Bovisa, Piazza d’Armi a Baggio, Vettabbia-Chiaravalle-Porto di Mare, Boscoincittà e parco delle Cave, parchi agricoli delle Risaie e del Ticinello, Ansa del Lambro, parco dell’ex Paolo Pini e Parco Nord; le oasi storiche e quelle nuove a due passi da Milano: Vanzago, Caloggio, Mezzetta, Smeraldino e Sorgiva, Tolcinasco, Lamberin, Levadina, Martesana; i boschi Carengione, Riazzolo, Cusago, San Giuliano, i laghetti del Parco Sud.
Una guida completa e aggiornata con indicazioni sulle visite e i contributi di esperti: la storia e situazione attuale dei luoghi, piante e animali selvatici, le esperienze mie e dei protagonisti delle iniziative per salvare la natura e per l’educazione ambientale.
Si può già prenotarlo in libreria; oppure si può acquistare sui siti di vendite libri online.
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Qui trovi l'indice dei contenuti
CHIARAVALLE, UN CALCIO A 1000 ANNI DI STORIA? NO, GRAZIE!
Lo stadio a San Donato Milanese o meglio a Chiaravalle: a che punto siamo?
Hanno detto no già migliaia di cittadini di San Donato Milanese, che stanno chiedendo anche un referendum. Dicono di no perfino i frati di Chiaravalle normalmente silenziosi per vocazione; ma anche la comunità religiosa di Nocetum, porta d’ingresso del parco Vettabbia e promotrice del Cammino dei monaci (https://www.valledeimonaci.org/), e le parrocchie di Chiaravalle e Santa Rita (zona Corvetto), perché lo stadio sarebbe in realtà più vicino a Chiaravalle che all’abitato di San Donato (Chiaravalle fa parte di Milano pur essendo un borgo inserito in ambito agricolo).
Il moriglione sulla tangenziale: l’oasi naturalistica della Martesana
Una nuova riserva naturale a Est di Milano, fra Melzo e Pozzuolo Martesana. Nasce da una cava per l’estrazione di sabbia e ghiaia usata per costruire la Tangenziale Esterna Est Milano (TEEM). Un bellissimo rifugio per gli uccelli migratori e stanziali e per animali che qui si salvano dal traffico e dall’inquinamento. Fra di essi il raro moriglione, la bellissima anatra tuffatrice appena salvata dalla caccia che ancora la mette in pericolo.
La quercia magica e il cervo volante al Parco del Roccolo
Un parco sovracomunale che completa il corridoio ecologico fra il Ticino e Milano a Nord-Ovest della metropoli: ciò che resta della foresta che trovarono i Celti fondatori di Milano, secondo la leggenda. Con alcune sorprese.
La storia del cervo Libero, che arrivò e visse al Parco Nord di Milano, tanti anni fa, e degli altri cervi che ogni tanto compaiono in città. Gli animali non parlano ma hanno molte cose da comunicarci, se impariamo ad ascoltare. E ci possono salvare, se li salviamo. Ma abbiamo capito che cosa ci vuole dire il cervo?
Il riccio e il mandala delle erbe – natura e arte al Parco dell’ex Paolo Pini, Affori
Un bellissimo parco in città ospita iniziative ecologiche, culturali e di solidarietà sociale nell’area che un tempo fu il manicomio, ad Affori. Un polo di vera eccellenza milanese, gestito da associazioni e aperto a tutti. Con tante sorprese per chi non vi ha mai fatto capolino: il mandala delle erbe e il Giardino degli Aromi coltivato con le piante officinali, gli animali selvatici, il museo d’arte, l’unica scuola di agraria a Milano, tanti grandi alberi e gli orti comunitari.
La volpe alla Ciribiciaccola
Il ghiro, i fontanili e la quercia: l’oasi del Caloggio a Bollate
Un angolo di natura salvata ai bordi della metropoli. La porta d'ingresso al grande Parco delle Groane, che attraversa la Brianza. Un gioiellino che ospita fontanili, fiori rari, animali selvatici, due grandi alberi secolari e migliaia di alberi piantati dal 1993. Dai sentieri dell'oasi WWF del Caloggio si può partire alla scoperta delle brughiere e dei boschi che rimangono seminascosti in una delle zone più urbanizzate d'Italia.
L'oasi di Vanzago e il corridoio ecologico Ticino-Milano
La storia, gli animali, le piante e i segreti del Bosco WWF di Vanzago e il corridoio ecologico che collega l'ultima zona verde della Pianura Padana a Milano. L'oasi è tesoro di biodiversità ed è lo snodo essenziale di un vero e proprio impianto salvavita per la metropoli che altrimenti rischia di soffocare.
L’ex “Far West” milanese: Boscoincittà, Parco delle Cave e dintorni
La storia della prima forestazione urbana in Italia secondo criteri naturalistici e sociali, in un’area agricola abbandonata lungo la via Novara, a due passi dallo stadio Meazza. Il Boscoincittà è il fulcro di un’ampia area a verde insieme al vicino Parco delle Cave di Baggio, realizzato in un’area degradata e recuperata. Ora sono fra i parchi più belli e vissuti della metropoli, un modello per migliorare la vita di tutti a Milano collegando e ampliando i parchi esistenti. Ma gli amministratori ci sentono, da questo orecchio?
La rocca, il vivaio, il bosco, il fiume e la bella fattoria
C’è un angolo di campagna sorprendente a 10 chilometri da Milano, fra San Giuliano Milanese e Melegnano, vicino al Lambro e attorno a una rocca antica. In un vivaio sono state fatte crescere migliaia di piante per ripopolare oasi e parchi, e attorno a una cascina sono stati piantati oltre 30.000 alberi. Nella cascina si insegna la permacultura, si allevano animali all’aperto, si produce biologico, si costruiscono case con la paglia.
L’usignolo e il fontanile – le sorgenti della Muzzetta
Un’oasi nell’Est milanese, in direzione dell’Adda, vicino alla nuova autostrada per Brescia: la riserva naturale che protegge i fontanili a Rodano e Settala. E ospita fiori, piante, uccelli rari e migratori, altrove in pericolo. Un piccolo scrigno di biodiversità che andrebbe riaperto alle visite didattiche.
La Poiana ("aquila di pianura"), il gheppio, la volpe, gli aironi e altri abitanti dell’Oasi del Carengione, a Peschiera Borromeo
Un bosco prezioso e all’apparenza primordiale, che però è rinato solo negli anni Sessanta dopo l’abbandono di lavori di scavo per estrazione di materiali per l’edilizia. Il Carengione è una delle oasi più interessanti dell’Est milanese, in una campagna ricca d’acqua e coltivata intensamente. La storia e le vicende recenti dell’oasi e dei suoi ospiti: volpi, ricci, tassi, civette, gheppi, fiori, stagni e alberi a due passi dall’Idroscalo, in direzione dell’Adda.
Le farfalle all’Idroscalo e oltre
Nell’area a Est di Milano il verde è poco e separato dall’abitato da tangenziali, ferrovia e Lambro. Ci sono iniziative per collegare la città ai parchi esterni, Forlanini e Idroscalo. Ma restano tanti problemi e aumentano le minacce per la salute.
Dove osano le libellule - Laghi e acque del Parco Sud Milano
A sud di Milano, anzi sui tre lati Ovest-Sud-Est c’è una vera “mezzaluna fertile”, per fortuna tutelata (per ora…) dal Parco Agricolo Sud Milano. Attorno alla città, nell’area metropolitana e nell’hinterland, fra i campi e le cittadine c’è abbondanza d’acqua. Ci sono decine di laghetti, cave, lanche e fontanili che svolgono un’importante funzione ambientale e sono rifugio di animali e umani. Tre luoghi speciali: il laghetto di Basiglio, l’oasi dei laghetti di Tolcinasco e il Lamberin
Asterix in Padania: gli ultimi boschi a ovest della metropoli, fino a quando?
Un’area agricola ricca di monumenti e bellezze storiche lungo i navigli, verso Abbiategrasso e il Ticino, custodisce alcuni angoli silvestri antichi e preziosi: il bosco di Riazzolo e quello di Cusago. Ma rischia l’ennesima alluvione di asfalto e cemento con una assurda tangenziale-superstrada.
Quanta vita al cimitero! L'oasi segreta a Crescenzago
La piccola giungla spontanea nell’ex cimitero di Crescenzago è un’oasi di biodiversità dal grande valore scientifico ed educativo
Milano, sabato 7 novembre 2020, ore 10,30
PASSEGGIATA D'AUTORE condotta da Stefano Fusi
WILD MILANO
Una città nella città, separata da un alto muro di cinta per impedire ai pazienti di uscire (e ai “normali” di entrare e vedere): era il “manicomio”. Oggi l’ex ospedale psichiatrico è uno dei luoghi più interessanti della città, una “follia” positiva per Milano. Arte e solidarietà nella natura, dove si può vagabondare incontrando strani animali: volpi, ricci, civette, falchi, galline, conigli e persone che vanno a ritmo lento.
Paradossalmente protetto dalla sua antica natura di reclusorio, si è rovesciato di segno. È una terapia collettiva per tutta la città. Aperte le porte allora invalicabili, ospita servizi sanitari ma soprattutto un bellissimo parco segreto e alcune delle esperienze sociali e culturali più importanti di Milano, prese a modello in tutta Europa come esempio di integrazione fra i “matti” e i “normali”.
Con la chiusura dei manicomi a seguito della legge Basaglia, dagli anni Ottanta il Paolo Pini si è trasformato in uno straordinario esperimento di ecologia umana. Ogni anno vi si svolge il Festival di musica, teatro, arte e letteratura “Da vicino nessuno è normale”; l’associazione Olinda vi gestisce anche un ostello, un bar-ristorante e molto altro. Il verde domina con centinaia di grandi alberi, viali ombrosi e giardini terapeutici per le strutture sanitarie presenti, l’unico istituto professionale di agricoltura della città - il Pareto - con le sue serre, gli orti sociali e il Giardino degli aromi gestito da un’associazione che produce piante officinali e cura l’inclusione sociale. A due passi, un’altra piccola oasi naturale, il Parco POP (Oltre il Pioppeto), dove un tempo si coltivava il grano e oggi prospera un angolo di verde spontaneo protetto dai soliti miopi piani di edificazione grazie ai Seminatori di Urbanità. In tutto, una decina di ettari sottratti alla speculazione edilizia e alla vecchia incultura della segregazione dei diversi.
Girando per i viali e sui sentieri fra folti boschetti si incontrano il Mandala di erbe, le installazioni di design naturale, un salotto-casetta sull’albero, opere d’arte e dipinti murali sui padiglioni. Gli interventi artistico-sociali sono stati realizzati con il contributo di artisti di calibro, tra cui Enrico Baj ed Emilio Tadini, insieme ai pazienti dell’ex ospedale psichiatrico e agli operatori sanitari. Ne è nato il MAPP (Museo d’Arte Paolo Pini), che promuove l’arte come “servizio sociale” e ospita botteghe d’arte e arteterapia: un polo museale di tutto rispetto, una collezione di livello internazionale con lavori di oltre 140 artisti.
Appuntamento
Passeggiata d'autore con Stefano Fusi
sabato 14 settembre 2019 a Milano
tutte le informazioni qui http://bit.ly/2lHlSVh www.passeggiatedautore.it/